Le attività paralimpiche in Lombardia iniziano verso la fine degli anni Settanta a Milano e provincia, grazie alle società Polisportiva Milanese e Nova Milanese.
Quando, nel 2003, la FISD (Federazione italiana sport disabili) si trasforma in CIP (Comitato italiano paralimpico), viene eletto presidente regionale lombardo Giacomo Colombo, che manterrà l'incarico fino alla sua scomparsa nel 2005. Gli succedono Paolo Conte, Francesco Mondini e, dal 2009 ad oggi, Pierangelo Santelli.
Lo sport favorisce la socializzazione, l'integrazione e la partecipazione emotiva di ogni individuo e costituisce un mezzo privilegiato di costruzione e ricostruzione dell'identità personale sia per le persone normodotate che per quelle che nascono o acquisiscono una disabilità.
Il Comitato lombardo sviluppa sul territorio tutte le discipline sportive riconosciute e si impegna nel promuovere il movimento paralimpico in concerto con l'Ufficio scolastico regionale e gli Uffici scolastici provinciali, attraverso manifestazioni e progetti nelle scuole di ogni ordine e grado e la partecipazione a convegni.
Il Comitato lombardo collabora con le Unità spinali e i centri di riabilitazione motoria; sviluppa progetti insieme alla Regione Lombardia e ai Comuni; collabora alla realizzazione di eventi di interesse nazionale e internazionale.
Sul territorio lombardo si contano a oggi circa mille atleti con disabilità fisica o sensoriale e 1.400 con disabilità intellettivo-relazionale.