Tennis in carrozzina: esibizione di atleti alla Inalpi Arena

Il responsabile del Settore Tecnico Nazionale Wheelchair della Fitp Gianluca Vignali: “L’obiettivo di questo evento è fare cultura"

Tennis in carrozzina: esibizione di atleti alla Inalpi Arena

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Mentre, nell’adiacente arena, Zverev e Alcaraz si davano battaglia per conquistare un posto in semifinale alle Nitto ATP Finals 2024, nel suggestivo campo Sebastopoli, nel foyer della Inalpi Arena, usato in questi giorni per gli allenamenti dei top player con i loro sparring, è andata in scena una esibizione di tennis in carrozzina che ha coinvolto i migliori atleti piemontesi.

In campo Luca Paiardi (n.1 italiano della Race) e Hegor Di Gioia (n.1 della categoria Quad) e poi ancora Maria Vietti con i due juniores, il 12enne Andrea Roccamo e il 14enne Lorenzo Politanò che, essendo uscito vincitore dal Master della fascia agonistica dei tornei “Kinder Joy of Moving” si è guadagnato così il diritto di fare un’esperienza alla prestigiosa Rafa Nadal Academy.

Con la supervisione di due tecnici federali, gli atleti si sono affrontati in match dimostrativi, anche contro atleti senza disabilità e, alla fine, c’è stata anche la possibilità per tutti i curiosi di provare a giocare a tennis in carrozzina

A raccontare le finalità dell’evento ci ha pensato il responsabile del Settore Tecnico Nazionale Wheelchair della Fitp Gianluca Vignali: “L’obiettivo di questo evento è fare cultura. Vogliamo dimostrare che la Federazione, con un partner d’eccezione come IntesaSanpaolo, per dimostrare che il tennis in carrozzina ormai ha raggiunto una visibilità di alto livello. Abbiamo capito che tutte le persone con disabilità possono giocare in carrozzina, uno sport accessibile e facile ed anche le persone senza disabilità possono giocare insieme".

"La Federazione ci è molto vicino in tutti i nostri progetti più importanti come “Racchette in classe”, “Scuola Attiva Kids” o quelli dell’Istituto Superiore di Formazione “Roberto Lombardi”. Facciamo tanta attività a livello locale, reclutamento nelle unità spinali e ci muoviamo a 360° per dare a tutti coloro che sono amanti di questo sport la possibilità di iniziare a giocare”. 

“Naturalmente cerchiamo anche noi - continua Vignali - il nostro Sinner però la nostra priorità è quella di dare la prima opportunità. Non ci devono essere difficoltà ad accedere a questo sport che, in questo momento, è così amato e popolare. Abbiamo dei giovani molto interessanti e su di loro stiamo investendo molto”.

“Quello che deve essere chiaro - prosegue il responsabile del Settore Tecnico Nazionale Wheelchair della Fitp - è che questo sport non è riservato solo a chi ha un certo reddito o che vive in certe zone d’Italia. Molti non sanno che siamo il terzo paese al mondo per eventi internazionali organizzati (dopo Francia e Turchia, ndr.), davanti agli Stati Uniti e all’Australia. Ma il nostro sogno è quello di fare ancora di più: aumentare cioè questi appuntamenti all’interno di eventi che già la Federazione organizza, come i challenger o i tornei giovanili”.

 

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