Tennistavolo: azzurri a Granada per i Campionati Mondiali

La rassegna iridata è in programma dal 6 al 12 novembre

Tennistavolo: azzurri a Granada per i Campionati Mondiali

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La Nazionale azzurra è pronta per i Campionati Mondiali Paralimpici, che si disputeranno al Palacio Municipal de Deportes de Granada da domenica 6 a sabato 12 novembre e coinvolgeranno 180 pongisti e 153 pongiste, in rappresentanza di 51 nazioni.

La delegazione sarà composta dagli atleti Giada Rossi (Lo Sport è Vita Onlus) in classe 2, Michela Brunelli (Tennistavolo Castel Goffredo) e Carlotta Ragazzini (Lo Sport è Vita Onlus) in classe 3, Andrea Borgato (ASD Radiosa) e Federico Falco (Fondazione Bentegodi) in classe 1, Federico Crosara (Fondazione Bentegodi) in classe 2, Matteo Parenzan (Sportni Krozek Kras) e Raimondo Alecci (Tennistavolo Olimpicus) in classe 6 e Amine Kalem (Tennistavolo Ossola 2000 Domodossola) in classe 9, guidati dal direttore tecnico Alessandro Arcigli, dal tecnico maschile Massimo Pischiutti e dal femminile Hwang Eunbit e supportati anche dal preparatore atletico Alessandro Sellan, dalla fisioterapista Elisa Quaglia e dagli infermieri Eva Pittini e Mauro Bianchini.

Per la prima volta si disputeranno le gare di doppio, che sostituiranno quelle a squadre, a fianco dei singolari.

I singolari saranno uno per classe dalla 1 alla 11, maschili e femminili, mentre i doppi saranno cinque al maschile (classi MD4, MD8, MD14, MD18 e MD22) e al femminile (classi WD5, WD10, WD14, WD20 e WD22) e sette misti (classi XD4, XD7, XD10, XD14, XD17, XD20 e XD22), per un totale di 39 eventi.

Il programma agonistico inizierà domenica 6 con i doppi, che dureranno fino a martedì 8. Lo stesso giorno alle 16 scatteranno gli incontri dei singolari, che saranno anch’essi a eliminazione diretta. Complessivamente i match in carrozzina saranno 132 e quelli in piedi 183, per un totale di 315.

I doppi italiani saranno composti al maschile da Falco e Crosara e Alecci e Parenzan, al femminile da Brunelli e Rossi e nel misto da Crosara e Rossi.

«Questa - spiega il direttore tecnico Arcigli - è la diciassettesima grande manifestazione che preparo a partire dal 2005, fra Paralimpiadi, Mondiali ed Europei, e, per inciso, Brunelli c’è sempre stata. Devo ammettere di non essere mai stato così soddisfatto. Tutto in fase di preparazione è andato per il verso giusto e siamo riusciti a fare ciò che ci eravamo prefissati, non solo dal punto di vista tecnico. A questo proposito, il presidente Renato Di Napoli e tutto il Consiglio Federale hanno sempre assecondato le mie scelte, alla ricerca del perfezionamento, e non sarò mai abbastanza grato a loro per il sostegno che ci hanno riservato in ogni momento, confermando di essere dei veri appassionati del nostro sport. Abbiamo potuto lavorare benissimo, con continuità e grande professionalità con il preparatore atletico Alessandro Sellan e svolto due sedute alla settimana di fisioterapia con le impareggiabili Anna Simonatto ed Elisa Quaglia. L’innesto di un surplus tecnico come l’allenatrice coreana Hwang Eunbit, che rimarrà con noi fino al termine delle Paralimpiadi di Parigi e dunque fino a settembre 2024, è stato un valore aggiunto rilevante. Sarà lei, assieme all'ottimo tecnico Massimo Pischiutti, confermato anche lui fino a Parigi 2024, a seguire in panchina tutti gli atleti. Questo è il segnale pratico della grande fiducia che ripongo nei due giovani tecnici, entrambi pronti a prendere in mano la squadra».

Ci sono dunque gli auspici per far bene a Granada:«Tutti i qualificati sono ai vertici e anche le classifiche lo testimoniano. Ritengo che abbiano tutti le possibilità di salire sul podio, anche se, essendo a un Mondiale, la concorrenza sarà agguerritissima. Dopo la Paralimpiadi di Tokyo, il lavoro fatto ha garantito a tutti una base fisica migliore, che ci ha permesso di svolgere un upgrade tecnico e tattico, che ha alzato il livello. Essendo i singolari a eliminazione diretta e non più con la fase iniziale a gironi, bisognerà entrare subito in campo con la giusta determinazione. Sarà anche importante l’avvio positivo dei compagni, per creare un clima di fiducia. Sono contento che si parta con i doppi e mi auguro che arrivino dei buoni risultati, che creino le condizioni psicologiche ideali per la disputa dei singolari».

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