Matteo ha firmato l'impresa ai Campionati Mondiali Paralimpici di Granada, battendo in finale per 3-2 (3-11, 14-12, 11-9, 9-11, 11-6) il thailandese Rungroj Thainiyom, con una prestazione che, semmai ce ne fosse ancora bisogno, lo consacra e consegna all'Olimpo del tennistavolo paralimpico.
In primis per la sua giovane età, diciannove anni. Poi perchè Matteo avrebbe potuto arrivare a questo importantissimo appuntamento col fiato corto. Fiato corto non dovuto a scarsa preparazione, ma alla Vita, che solo un mese fa, gli è andata in testa coda. Egli infatti si è dovuto fermare ai box ospedalieri a causa della scoperta del diabete di tipo 1. Matteo però, dal suo capezzale, ha ripreso subito i comandi della Vita dando al suo navigatore una meta ben precisa «Al Mondiale voglio vincere una medaglia, perché me la merito »
E così è stato.