Non è un Mondiale, ma è pur sempre il torneo più importante a livello internazionale. Il 19enne Matteo Parenzan, dopo il successo iridato di Granada del 2022 si è confermato il migliore in classe 6 in un evento che allineava al via tutti i migliori, ottenendo un altro straordinario risultato.
Da n. 4 del ranking, dopo aver battuto in semifinale il thailandese Rungroj Thainiyom, n. 2, in finale ha superato per 3-1 (11-9, 8-11, 11-4, 11-5) lo spagnolo Alvaro Valera, attualmente n. 3 e nella sua carriera capace d’imporsi in tutte le principali manifestazioni prima in classe 8 e poi nella 7 e nella 6.
L’azzurro aveva già sfatato il tabù nella semifinale del Costa Brava Para Open, ma questo risultato ha un peso molto superiore, perché valeva per il titolo e poi perché confermarsi contro certi fenomeni, oltretutto con un punteggio più ampio rispetto al 3-2 dell'altra volta, è sempre complicatissimo.
Parenzan, a differenza della sfida disputata in Spagna, si è aggiudicato di misura il primo parziale e nel secondo è stato sempre indietro. Sul 5-10 ha annullato i primi tre set-point e ha ceduto al quarto.
Dopo il cambio di campo il triestino è salito sul 3-0 e poi sul 7-2 e ha chiuso agevolmente. Anche la quarta frazione è iniziata nettamente a suo favore (7-1), Valera ha rimontato (7-5), ma Matteo è ripartito verso una fantastica vittoria.
Poco prima di lui aveva disputato la sua finale l’altra campionessa mondiale Giada Rossi, che in classe 2 ha subìto la voglia di riscatto della coreana Seo Su Yeon, da lei sconfitta nell’atto conclusivo a Granada, e ha perso per 3-1 (11-9, 6-11, 6-11, 10-12), mettendosi comunque al collo una medaglia d'argento di grande significato.
Nel primo parziale l’atleta di Zoppola dal 5-5 ha piazzato lo spunto decisivo e sul 10-8 ha concretizzato la seconda palla set. Nella seconda frazione dal 4-4 è stata l’asiatica ad andare in fuga (7-4) e a non farsi più raggiungere.
Giada ha reagito (4-1), ha subìto però un break di 7-0 (4-8) e non è più riuscita a recuperare. Al ritorno al tavolo è passata dall’1-3 al 6-3, per poi inseguire nuovamente (6-9). Ha imposto un filotto di 4-0 e ha mancato il set-point per costringere la coreana alla “bella”, mentre Seo sull’11-10 ha compiuto l’ultimo sforzo.