Tennistavolo: cinque azzurri al Qualifyng Tournament for the Paralympic Games di Lasko. In palio i pass per Tokyo

Tennistavolo: cinque azzurri al Qualifyng Tournament for the Paralympic Games di Lasko. In palio i pass per Tokyo

Tennistavolo: cinque azzurri al Qualifyng Tournament for the Paralympic Games...

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Azzurri in Slovenia con l'obiettivo di ben figurare e ottenere i pass per i prossimi Giochi Estivi di Tokyo 2020. Dal 2 al 6 giugno, la località slovena di Lasko ospita il Qualifyng Tournament for the Paralympic Games, torneo internazionale di tennistavolo paralimpico che assegna i biglietti per il Giappone.

Duecentocinquanta i pongisti in gara, cinquantuno i Paesi rappresentati. L'Italia si presenta a questo appuntamento con un nutrito gruppo. Tante le speranze di medaglie per il team azzurro guidato da Alessandro Arcigli. In Slovenia non prenderanno parte della spedizione azzurra Giada Rossi, Michela Brunelli, Federico Falco, Andrea Borgato e Amine Kalem, tutti già qualificati per le prossime Paralimpiade sulla base della ranking internazionale precedente al blocco imposto dalla pandemia di Covid-19. A caccia di un posto per Tokyo andranno invece Matteo Orsi, Matteo Parenzan, Lorenzo Cordua, Federico Crosara e Carlotta Ragazzini.

"Dopo più di un anno torniamo a incrociare le racchette - racconta il CT Alessandro Arcigli - l'ultimo appuntamento risale al marzo del 2020 in Spagna, quando abbiamo qualificato all'ultima prova Federico Falco, Andrea Borgato, Michela Brunelli, che si sono aggiunti ai già qualificati Giada Rossi e Amine Kalem.Ora saremo a Lasko, dove i giovaniMatteo Orsi, Matteo Parenzan, Lorenzo Cordua, Carlotta Ragazzini e l'esperto Federico Crosara cercheranno di agguantare l'ultimo pass utile per Tokyo 2021.Cercheremo di vincere il torneo, perchè solo chi vince il torneo si qualifica per le Paralimpiadi - spiega - e portare a casa un risutato così, in un torneo così complesso non è mai facile, soprattutto a oltre un anno di distanza dall'ultimo torneo".

Il tecnico della FITET prosegue con un'analisi sullo stato attuale della preparazione: "Tranne i mesi di lockdown duro, abbiamo ripreso ad allenarci al Centro Federale di Lignano con la solita costanza e intensità, con programmi in palestra sei ore al giorno dal lunedì alla domenica,siamo sicuramente più preparati rispetto all'anno scorso ma il vero punto interrogativo è cosa hanno fatto gli altri in questo periodo.Sappiamo i nostri sacrifici ma non sappiamo quelli che hanno fatto gli altri - ammette - a tennistavolo giocano tutti e non è un caso che a questo torneo ci siano ben cinquantuno Nazioni che puntano ad agguantare questo unico posto.Normalmente si disputano una quindicina di gare all'anno e quindi siamo abituati a verificare lo stato di forma dei nostri avversari - conclude Arcigli - questa volta non è così perchè è oltre un anno che siamo al buio, consapevoli di esserci preparati bene ma non sappiamo a cosa andiamo incontro".

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