Tiro a segno: per Franceschetti il sogno paralimpico diventa realtà

Il 33enne friulano si è avvicinato al Tiro a Segno dopo aver praticato per 24 anni nuoto e tiro con l’arco

Tiro a segno: per Franceschetti il sogno paralimpico diventa realtà

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Ancora 10 giorni e per il Tiro a Segno italiano sarà tempo di Paralimpiadi. Parigi 2024 si avvicina per gli specialisti della carabina e della pistola che si preparano nei prossimi giorni a raggiungere le linee di tiro dello Châteauroux Shooting Center.

L’esperienza positiva della selezione Olimpica italiana ha ulteriormente caricato anche la rappresentativa Paralimpica, che in Francia potrà contare su tiratori di comprovato livello internazionale. Come Davide Franceschetti, che agli Europei di Granada del giugno scorso si è messo al collo un argento e un bronzo nella pistola.

Quello di Franceschetti è un percorso comune a tanti campioni dello sport mondiale che fonda le sue basi sulla multidisciplina. Il 33enne friulano si è infatti avvicinato al Tiro a Segno dopo aver praticato per 24 anni nuoto e tiro con l’arco, riuscendo ad emergere sin da subito fino alla chiamata in Nazionale. 

Il dono della mira è eredità di famiglia Franceschetti: infatti il padre per tanti anni si è dedicato al tiro con l’arco, anche se l’incontro tra Davide e il tiro a segno è frutto del caso, grazie a una festa paesana dove era presente lo stand del tiro e ha così avuto modo di provare per la prima volta.

Punto di forza della Nazionale Italiana Paralimpica da due anni e mezzo, Franceschetti ha già mostrato doti innate nella ricerca della concentrazione e nella gestione delle gare più importanti e complicate. “Anche se per un momento mi distraggo riesco a ritrovare subito il focus che mi permette di competere”, ha ammesso.

Doti che gli hanno consentito di realizzare uno dei sogni della sua vita, partecipare alle Paralimpiadi. Il 25 agosto Davide Franceschetti partirà con tante speranze alla volta di Châteauroux. “Sto cercando di seguire alla lettera i consigli della mia allenatrice Sabina Mujkic”, ha confessato il tiratore di Pordenone.– “A inizio agosto ho partecipato al training camp internazionale che è andato molto bene nonostante il caldo. Ora il mio allenamento consiste soprattutto nel mantenimento muscolare per non perdere il ritmo della gara”.

Ai Giochi Paralimpici, Franceschetti prenderà parte al contest di P1 (pistola ad aria compressa) e alla gara di P4 (l’equivalente della pistola libera dai 50 metri). 

Guidati dal Direttore della Preparazione Paralimpica Pierluigi Ussorio e dal responsabile del settore paralimpico della UITS Giuseppe Ugherani, oltre a Davide Franceschetti ci saranno altri cinque atleti italiani impegnati ai Giochi Paralimpici, gli specialisti della carabina Livia Cecagallina, Pamela Novaglio, Gianluca Iacus, Roberto Lazzaro e il bronzo di Tokyo 2020 Andrea Liverani.

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