Non smette di stupire Asia Pellizzari. Dopo la pausa successiva alle Paralimpiadi di Parigi, dove ha rappresentato con orgoglio la Nazionale italiana Para-Archery, la giovane arciera delle Fiamme Oro è tornata a gareggiare. E si è presa subito le luci della ribalta. Perché, in una gara di respiro nazionale andata in scena a Meolo e promossa dalla Compagna Arcieri San Donà di Piave, ha totalizzato un punteggio clamoroso: 580 su 600. Clamoroso al punto da diventare nuovo record mondiale – in attesa di omologazione di World Archery - per la categoria W1 femminile nella specialità indoor sulle 60 frecce, a 18 metri. Il precedente primato era di 559 punti realizzato nel 2020 dalla campionessa ceca Sarka Pultar Musilova, vincitrice a Parigi dell’argento individuale e misto.
Si tratta di un’autentica impresa quella dell’atleta veneta. E va al di là del risultato sportivo: il record di Asia - peraltro realizzato nella sua terra - è un’ulteriore testimonianza della tenacia e delle qualità di un’atleta ancora all’inizio di una carriera che, però, ha già registrato picchi importanti nel tiro con l’arco paralimpico.
Per Pellizzari, l’exploit confezionato a Meolo non rappresenta di sicuro un punto d’arrivo, bensì una tappa intermedia del suo percorso. O meglio, un punto di ripartenza: una volta chiusa la parentesi parigina - era la seconda partecipazione ai Giochi, dopo che aveva già vissuto da protagonista l’edizione di Tokyo, nel 2021 - l’azzurra si è ripresentata sulla linea di tiro con ferrea concentrazione, grinta, determinazione e lucidità.