Insieme a Caironi, Corso, Zanetti e Gualandris, il Presidente del Cip Pancalli, il Segretario Genarale De Sanctis, il Presidente della FISPES Porru
"Avete dato un contribuito importantissimo all'immagine dell'Italia, dentro e fuori i campi di gara". Con queste parole il Comandante Generale della Guardia di Finanza, Generale di Corpo d'Armata Giorgio Toschi, ha accolto il Presidente del CIP Luca Pancalli, il Segretario Generale Marco Giunio De Sanctis, il Presidente della FISPES Sandrino Porru e gli atleti paralimpici appartenenti al Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle reduci dai Giochi Paralimpici Estivi di Rio 2016. Venerdì 11 novembre, il Salone d'Onore 'Col. t.ST Paolo Granata' della Caserma Piave di Viale XXI aprile a Roma ha ospitato quattro azzurri che, in Brasile, hanno onorato l'Italia: Martina Caironi (atletica), Oxana Corso (atletica), Marta Zanetti (vela) e Marco Gualandris (vela).
"Avete fatto onore allo sport italiano con il vostro impegno e le vostre storie personali che oggi sono portate ad esempio per tanti giovani - dichiara il Generale di Corpo d'Armata Giorgio Toschi - lo sport delle persone con disabilità è sport duro, esigente, senza sconti, che deve essere scevro da pietismi, che richiede sacrifici per ottenere buoni risultati".
"La vostra testimonianza ha fatto crescere fiducia e speranza in tanti giovani - osserva Toschi - e i vostri sacrifici servono per lanciare in segnale a tanti giovani che possono impegnarsi nel percorso dello sport".
"La squadra italiana ha ottenuto, complessivamente, un risultato molto apprezzabili in termini di medaglie conquistate - prosegue il Generale - una così lusinghiera affermazione premia non solo il lavoro degli atleti ma anche quello del Comitato Italiano Paralimpico, che è sì una organizzazione ma prima di tutto è una missione e una grande famiglia e per ciascuno dei suoi appartenenti rappresenta una grande opportunità in termini di speranza per riappropriarsi della bellezza della vita e delle proprie possibilità".
"Il movimento paralimpico vuole essere portatore sano di di un contagio virtuoso che determina una crescita culturale del Paese - esordisce il Presidente del CIP, Luca Pancalli - e il fatto che cinque anni fa le Fiamme Gialle abbiano deciso di aprire le porte alla disabilità ha rappresentato un ulteriore passo verso questa crescita culturale".
"Siamo consapevoli che investire sullo sport paralimpico non significa solo investire nella dimensione sportiva ma in una scelta di crescita del Paese - sottolinea Pancalli - ci sentiamo parte di una squadra che sogna certamente Tokyo 2020 ma che rappresenta il più bel messaggio di speranza per i tanti ragazzi che in questo momento sono in un letto di ospedale".
"I nostri atleti rappresentano il più bel messaggio di proiezione nel futuro - prosegue il Presidente del CIP - e soprattutto il più bel messaggio di uno sport che vuol diventare fine in termini agonistici ma soprattutto strumento".