Lo Sport italiano unito contro il razzismo e nel diffondere la cultura della memoria e del rispetto. Il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, 78 atleti olimpici e paralimpici, dirigenti e tecnici delle FSN, DSA, EPS, UCEI e C.E.R hanno visitato i campi di sterminio di Auschwitz-Birkenau, il quartiere ebraico di Cracovia e la fabbrica di Schindler. Al seguito della delegazione anche il presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma, l’ad, Diego Nepi Molineris, il n.1 dell’Istituto per il Credito Sportivo, Beniamino Quintieri e i vicepresidenti di Coni e Cip, Claudia Giordani e Roberto Valori.
Per la prima volta la comunità sportiva, presente in tutte le sue articolazioni, intraprende il Viaggio nella Memoria per ricordare uno dei momenti più bui della storia dell’umanità. In un momento storico complesso con numerosi conflitti che attanagliano il mondo, lo Sport dà un senso compiuto alla Memoria, che non si esprime soltanto nel ricordo, doveroso e partecipe, ma anche e soprattutto nell’impegno a tutelare i diritti e la libertà di tutti i cittadini.
Il Viaggio nella Memoria è stato organizzato attraverso la Struttura di missione anniversari nazionali ed eventi sportivi nazionali e internazionali, grazie al trasporto assicurato dal Ministero della Difesa con un velivolo dell’Aeronautica Militare, in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e la Comunità Ebraica di Roma.
Per il mondo paralimpico, presenti, tra gli altri, gli schermidori Rossana Pasquino e Matteo Betti, l'atleta di tiro con l'arco Stefano Travisani, il pongista Matteo Parenzan, Lucia Capovilla dell'arrampicata, Daniele Alfonsi e Federica Yakymashko del karate, Fabrizio Pagani dell'apnea ma anche una rappresentanza del calcio balilla.