Mercoledì 29 marzo, presso la sala media del Comitato Italiano Paralimpico a Roma, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della Nazionale Italiana Trapiantati che prenderà parte ai World Transplant Games 2023, in programma a Perth, in Australia, dal 15 al 21 aprile.
All’evento sono intervenuti il Presidente Nazionale ANED Giuseppe Vanacore, la Consigliera ANED Margherita Mazzantini, il Coordinatore Nazionale ANED Sport Marco Mestriner e il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli.
Nel corso della conferenza stampa si è parlato non solo degli imminenti Campionati Mondiali ma anche del ruolo di ANED e del suo rapporto con il CIP.
“ANED è un movimento sportivo che merita dignità, soprattutto per gli sforzi che sta profondendo per darsi una forma organizzativa sempre più attinente ai modelli del mondo dello sport nel nostro Paese. Il mio sogno è quello di veder nascere una federazione sportiva per atleti trapiantati che abbia tutte le caratteristiche di qualsiasi altra federazione sportiva. Un ente, in sostanza, che possa presentarsi come interlocutore unico del mondo dello sport per atleti trapiantati.
In un Paese civile è giusto dare risposte articolate e dignitose a qualsiasi cittadino, ancorché trapiantato, che abbia voglia di praticare sport e insieme ad ANED stiamo costruendo questo percorso. Sul terreno del rispetto dei diritti, poi, il CIP ci sarà sempre per garantire a tutti quello allo sport.
L’attività sportiva non è solo competizione ma è soprattutto un mezzo di comunità, inclusione e socialità”, ha dichiarato il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli.
“L’espressione dello sport è uno degli aspetti più alti e significativi della nostra realtà. Ringrazio il Presidente Pancalli perché sin dal primo giorno ha presentato il CIP come il presidio della garanzia di diritti ed è importante perché parliamo del trapianto come di un diritto.
Da parte nostra vogliamo evidenziare la possibilità di esprimerci attraverso l’esercizio fisico, nella convinzione che proprio l’esercizio fisico, per i trapiantati, andrebbe prescritto come farmaco. Nel futuro vogliamo offrire maggiori opportunità alle persone trapiantate, non ultimo il sostegno economico per aiutare gli atleti a partecipare a eventi come i Mondiali”, ha osservavo il Presidente di ANED Giuseppe Vanacore.
Dell’aspetto dell’associazionismo, del fare gruppo e del saper fare rete ha parlato la Consigliera ANED Margherita Mazzantini: “Siamo una famiglia, siamo una squadra e i sorrisi ma anche le preoccupazioni e le lacrime le condividiamo tra di noi, nella certezza che l’altro sappia esattamente cosa proviamo in quel momento”.
“Questa Nazionale, che oggi conta 35 atleti, in realtà è l’espressione di un lavoro che dura da trent’anni e che nasce dal basso. Qualcuno ancora ci chiama ‘i fragili’ e quindi essere in 35, prendere un aereo e andare dall’altra parte del mondo rappresenta già una grandissima vittoria per noi.
A Perth ci confronteremo con 50 Nazioni e circa 2500 atleti; numeri del genere sono l’espressione di una vittoria non solo sportiva ma anche e soprattutto di una vittoria nella vita.
Detto questo, metteremo tutto l’impegno possibile per confermare le medaglie vinte nel 2019. La nostra Nazionale è fatta di persone che hanno dentro di loro una carica e una forza incredibili e questo, ne sono certo, ci porterà a ottenere anche risultati sportivi importanti”, ha sottolineato il Coordinatore Tecnico della Nazionale Marco Mestriner.