Boccia
La FIB, Federazione italiana bocce, riconosciuta dal CIP, si occupa delle discipline delle bocce per atleti fisici e intellettivi relazionali, nonché della boccia paralimpica, rivolta a disabilità gravi e gravissime, inserita nel programma dei Giochi Paralimpici.
Nella boccia le gare si svolgono in base ad una classificazione degli atleti con disabilità simili: BC1 – Atleti con lesioni al sistema nervoso centrale e disabilità neurologiche gravi non progressive, con possibilità di ricevere aiuto da parte di un Assistente; BC2 – Atleti con lesioni al sistema nervoso centrale e disabilità neurologiche gravi non progressive, senza possibilità di ricevere aiuto da parte di un Assistente; BC3 – Atleti con disabilità più grave che usano un dispositivo di assistenza, rampa e aiuto da parte di un Assistente; BC4 – Origine non cerebrale e giocatori di piede. La classificazione con atleti con disabilità più gravi è la BC3. Molti di questi atleti necessitano di uno scivolo o altri mezzi specifici per poter gareggiare. I dispositivi di assistenza come i puntatori e le rampe devono essere approvati ad ogni evento da chi si occupa del controllo delle attrezzature. Guanti e/o stecche devono essere approvati dalla Commissione Classificatrice. Le rampe non devono contenere nessun meccanismo di propulsione meccanico, né di accelerazione, rallentamento della palla o orientamento della rampa (laser, livella, freni, mirino ecc). Non esiste alcun limite all'altezza della carrozzina nella categoria BC3. Per tutti gli altri atleti l'altezza della sedia è di 66 cm da terra.
Lo scopo del gioco è avvicinare il più possibile le bocce ad una boccia bianca chiamata “jack”. Si gioca in palestra su un campo di 12,5 metri per 6 metri. Le competizioni sono “open”, aperte a uomini e donne. I benefici di questo sport sono un miglioramento dell'autostima, del proprio autocontrollo, una realizzazione del proprio essere, un'integrazione sociale con gli altri.