Triathlon
Il paratriathlon è stato inserito nel programma dei Giochi Paralimpici a Rio 2016.
È una combinazione di nuoto, ciclismo e corsa, con atleti che competono per ottenere il miglior tempo su tutti e tre i segmenti di gara. Si gareggia su distanza sprint che è la metà della distanza olimpica: 0.75 km di nuoto, 20 km di ciclismo e 5 km di corsa.
Uomini e donne competono separatamente, e ci sono diverse classifiche in base alla classe di disabilità di appartenenza. Nella classe (PTWC), gli atleti utilizzano una handbike per la frazione ciclistica e una wheelchair per la corsa. Nelle classi in piedi (PTS2-5), si possono utilizzare dispositivi di assistenza, come protesi alle gambe, e sono consentite anche modifiche alla bicicletta. Nella classe che racchiude
le disabilità visive (PTVI), gli atleti sono assistiti da una guida dello stesso sesso durante tutta la competizione. Dopo Rio 2016 la classificazione di questa disciplina è stata ulteriormente suddivisa da sei a nove categorie.
L’Italia, che al debutto paralimpico conquistò due medaglie (argento per Michele Ferrarin e bronzo per Giovanni Achenza) è rappresentata da sei atleti, 4 donne (3 atlete e 1 guida) e 2 uomini.