Rabbolini Martina

Biografia

La caratteristica che preferisce di questa disciplina è soprattutto la fatica. Nei momenti difficili trova la motivazione nei ricordi di tutto quello che ha fatto, dei traguardi raggiunti, delle persone che l'hanno sempre accompagnata. Martina Rabbolini è molto intraprendente. Se si mette in testa un obiettivo è molto difficile che non riesca a centrarlo. Il ricordo più luminoso della sua carriera, quello degli ultimi Giochi in Giappone: "Sicuramente la finale di Tokyo dei 100 rana: record italiano, ultima gara, quattro finali in altrettante gare. Era il coronamento di tutta la trasferta. Un momento unico per me". Cieca dalla nascita ama profondamente il nuoto: “In acqua mi sento libera, riesco a esprimere tutto quello che sono”. Ma ci sono anche altre passioni nella sua vita: la cucina e la musica, ad esempio. Ha una playlist infinita che non spegne mai. Cinque i brani che ascolta costantemente prima di ogni gara: Hall of fame su tutti la ha ascoltata anche a Parigi per dare il massimo. Le aspettative? "Erano di fare bene e divertirmi al 120%, ho dato il mio massimo". Negli altri non sopporta il fatto di dare per scontato ciò che hanno e che fanno, oppure quando guardano solo l'esteriorità senza soffermarsi sul lato interiore di ciascuno".