Pellizzari Asia

Biografia

“Di questo sport amo la competizione, le gare in cui ti giochi tutto in pochi secondi. Quello che amo meno è forse il primo passaggio della gara, quello delle 72 frecce, che dura molto", rivela Asia Pellizzari, che a pochi mesi di età rimane vittima di un incidente stradale che le procura una tetraplegia. Molte le persone fondamentali nel suo percorso sportivo: “Oltre ai miei genitori, Francesca Porcellato, atleta a cui mi ispiro”. Per Asia la disabilità va accettata ma bisogna mettersi in gioco e farla diventare una parte della propria vita. "Il mio pregio è sicuramente l'ottimismo, vedere il bicchiere mezzo pieno sempre. Il momento sportivo più bello da ricordare? "Il Mondiale a Pechino nel 2017, la mia prima trasferta internazionale, con tutte le nuove emozioni da scoprire”. Nessun gesto scaramantico, per lei, che ai Giochi di Parigi si presenta con un grido di battaglia: "Parigi aspettami, sono pronta! Spero di riuscire a tirare con la tecnica di cui sono capace perché ci ho tanto lavorato in questi anni e mi auguro che fisico e mente mi sosterranno. In questo sport può succedere di tutto in una frazione di secondo e ogni gara è un’esperienza a sé. Spero di controllare tutto ciò che è in mio potere e di gestire al meglio possibili imprevisti".