Biografia

Lo sport entra subito dopo la nascita a far parte della sua vita: “In Alto Adige la cultura sportiva è qualcosa di molto diffuso nelle scuole e questo mi ha permesso di praticare un’attività fin da piccolo. Lo sport riesce a calmarmi nei momenti di ansia e paura. Mi rilassa”. Nato con spina bifida ha scelto il para ice hockey perché “è uno sport di squadra, nel quale è fondamentale essere compatti e collaborare con i tuoi compagni”. Poi, dopo il Torneo di Torino nel 2018, la prima esperienza internazionale con la maglia azzurra, ha capito di poter diventare un punto fermo della nazionale. Appassionato di calcio, tifa Inter e cita Javier Zanetti come punto di riferimento: “Un atleta in tutti i sensi, un uomo fonte di ispirazione”. La prima marcatura in nazionale nel 2019 la considera una grande gioia sportiva, al pari dell’ultima qualificazione ottenuta a Berlino, quella che ha spalancato all’Italia le porte per la Cina. Vorrebbe andare in Canada, “uno degli stati più belli da visitare, uno di quelli che mi affascina di più”. È appassionato de La casa di carta, “serie tv da guardare dopo cena”, magari dopo aver mangiato un piatto di spatzle e speck, il suo preferito. Pechino 2022 e poi, subito dopo, sarà la volta dell'Italia: “Avremo il tifo dalla nostra parte, sarà qualcosa che ci spingerà a dare il 200%”.