Bagaini Riccardo

Biografia

"Ho indossato la protesi al braccio sinistro da subito, da piccolissimo. E mi capita una cosa strana, più che l'arto fantasma io avverto la protesi fantasma, quando non la indosso sento di avere qualcosa in meno. Per questo ne indosso una anche in gara, perchè devo vederla e per avere stabilità". Riccardo, un ragazzo il cui tratto distintivo è sicuramente la testardaggine, ma anche il perfezionismo e l'autocritica, è nato senza l'avambraccio sinistro: "Ma per me era naturale fare tutto con un solo braccio, mi sono accorto verso i 6 anni che questa era una disabilità". Il suo talento è precoce: si afferma ai Campionati Studenteschi nel 2013, nella corsa campestre. Nel 2016 l'esordio internazionale assoluto e la veloce ascesa nelle classifiche. "Ho costruito negli anni l'atleta che sono oggi, tra sconfitte e risalite, mi sento arrivato alla giusta maturità". Ora la convocazione alle Paralimpiadi: "Partecipare ai Giochi di Parigi? Già indossare la maglia azzurra era uno dei miei sogni da bambino, non vedo l'ora anche di divertirmi, sarà la Paralimpiade della vita". Momenti bui ne ha vissuti tanti: "Mi hanno incitato le persone che amo, ascoltando le loro frasi che mi hanno motivato a crederci sempre. Solo così arrivano i risultati". Prima di ogni gara all'inizio avevo un rito, poi perso durante il Covid: "Giocavo a scala quaranta, e chi vinceva al gioco di carte, poi vinceva la gara. È questo che mi rilassa e concentra al tempo stesso sull'obiettivo agonistico".