Ganeshamoorthy Rigivan

Biografia

La sua avventura con l'atletica paralimpica è del tutto casuale: "Avevo provato a giocare a basket in carrozzina, l'ho conosciuto all'Ospedale Santa Lucia, quando nel 2019 ero in riabilitazione dopo la caduta che mi è costata una lesione cervicale". "Ma era molto faticoso, non faceva per me. Poi un giorno nell'officina meccanica dove lavoro scambio due parole con un esponente della FISPES che mi invita a provare con l'atletica". I primi tentativi nei lanci, dove sembra portato, e quasi immediatamente le misure portentose. Rigivan, sui campi da quest'anno, ha già in bacheca il WR nel giavellotto (20,99) ed è 1cm soltanto sotto il WR nel getto del peso (11,74). Di origini cingalesi, la sua disabilità insorge nel 2017 con la sindrome Guillain-Barré a cui fa seguito nel 2019 l'incidente spinale.

Da subito si innamora del getto del peso e si avvicina così alla famiglia del gruppo Anthropos, di cui ancora oggi fa parte. "Ma pratico anche scherma in carrozzina". L'aria che si respirerà a Parigi? "Non ne ho proprio idea, non la immagino. Spero di non avvertire la pressione tipica delle grandi competizioni, ma credo che di gare così importanti non ce ne siano e sarà un'esperienza unica da vivere".