Farias Esteban Gabriel

Biografia

Conosce questa disciplina mentre si trova nell'unità spinale di Villanova sull'Arda, dopo un infortunio sul lavoro da imbianchino, la caduta da un ponteggio non stabile: "Nell'inverno del 2015 una sera si presentò un allenatore di canoa della società Bissolati che chiese se qualcuno volesse provare la canoa. C'erano dieci sedute di prova e all'inizio non ero interessato ma poi alle ultime tre i miei compagni mi hanno convinto a provare ed è stato amore a prima vista". Il bello di questo sport: "Stare in barca ti fa sentire completamente uguale agli altri e fa svanire la tua disabilità, poi stare all'aperto in mezzo alla natura in posti sempre diversi è molto appagante". Caratterialmente, si definisce così: "Ascolto le opinioni degli altri e ne faccio tesoro ma tengo ai miei valori e difficilmente mi faccio influenzare, vado dritto per la mia strada. Questo può essere anche un difetto a volte ma mi piace contare principalmente sulle mie forze. Poi non sono una persona impulsiva, prima di prendere una decisione cerco di analizzare tutti gli aspetti ma poi, una volta deciso, vado dritto alla meta, tenace, riflessivo e caparbio". Se dovesse darsi un consiglio tecnico, "migliorare sicuramente sugli ultimi 10m, quelli mi mancano ancora". I GIochi di Parigi saranno "una magia unica. Per Tokyo ero a un passo ma purtroppo un mese prima di partire un infortunio mi ha fermato. Oggi mi aspetto qualcosa di magnifico, tipo che ogni giorno che ti svegli con la pelle d'oca. Mi voglio godere tutta l'atmosfera dei giochi, della gara e tutto quello che mi circonda".