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Petrillo Valentina

Petrillo Valentina

  • Specialità: 200m, 400m
  • Classe sportiva: T12
  • Esordio: 2021
  • Data di nascita: 02 Ottobre 1973
  • Provincia di nascita: Campania
  • Comune di nascita: Napoli

Biografia

"Mi sono innamorata dell'atletica vedendo l'impresa di Mennea sui 200m alle Olimpiadi di Mosca 1980. Mi sono detta che avrei seguito questa strada". Valentina è un concentrato di energia, vitalità e simpatia. "La vita è un dono, dobbiamo onorarla e sfruttare al massimo tutte le possibilità che abbiamo. Soprattutto, nessuno piò toglierci il diritto di sognare", e correndo realizza il sogno di bambina. Gareggiava nell'atletica olimpica, categoria maschile, ma "Come uomo non mi riconoscevo, non ero felice e fingevo. Nel 2018 decido di diventare Valentina, quella che mi sentivo di essere. Ho vissuto all'ombra di me stessa per la mia condizione di transgender, che la società purtroppo ancora non ha sdoganato". Colpita dalla sindrome di Stargardt, che si manifesta a 14 anni e che oggi le permette di vedere con 1/50esimo di visus. Le due medaglie mondiali vinte al debutto parlano di un carattere forte e privo di timidezze. Allo sport è grata soprattutto perchè l'ha resa pienamente autonoma nella vita quotidiana, nonostante la sua disabilità visiva. La convocazione ai Giochi? "Ho faticato per un po' a crederci, dopo che la partecipazione a Tokyo era sfumata per un soffio".

 

 

'I fell in love with athletics when I saw Mennea's feat in the 200m at the 1980 Moscow Olympics. I told myself I would follow that path. Valentina Petrillo is a blend of energy, vitality and friendliness. 'Life is a gift, we must honour it and make the most of all the possibilities we have. Above all, no one can take away our right to dream.' And by running she realises her dream. She competed in the Olympic athletics, men's category, but 'as a man I didn't recognise myself, I wasn't happy and I pretended. In 2018 I decided to become Valentina, the one I felt I was. I have lived in the shadow of myself because of my transgender
status, which society has unfortunately not yet cleared through customs.' Stargardt syndrome manifests itself at the age of 14 and today limits its possibilities to 1/50th of vision. The two world medals won on debut speak of a strong character without a trace of timidness. She is grateful to sport above all because it has made her fully independent in everyday life, despite her vision impairment. The call to the Games? 'I found it hard to believe for a while, and I was keeping my feet on the ground because my participation in Tokyo went up in smoke’.

Palmares

Giochi Paralimpici

2024 Parigi (FRA), 3° semifinale 400m, 3° semifinale 200m

Campionati Mondiali

2023 Parigi (FRA), 3° 200m, 3° 400m

Campionati Europei

2021 Bydgoszcz (POL), 5° 400m

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