Biografia

La vita lo ha messo a dura prova ma lui non perde l’ottimismo, il sorriso e, soprattutto, la passione per lo sport. Tra i suoi sogni ci sono sicuramente le Paralimpiadi “il sogno più grande per un atleta” come dice lui, ma “come persona” si augura di diventare giornalista sportivo.

Edoardo si è avvicinato al Tennistavolo durante il suo periodo nell’Unità Spinale del Niguarda. “Me lo hanno proposto come riabilitazione – racconta – e così ho cominciato”. Edoardo era un calciatore fino a quel fatidico 10 settembre del 2016 quando, a 20 minuti dalla fine della partita che stata giocando, si è sdraiato a terra con parestesie ai quattro arti “da quel momento non mi sono più mosso” dice Edoardo. Ma la sua avventura non finisce lì: “Dopo più di un anno in ospedale per riabilitazione mi hanno dimesso- racconta- ma il 18 novembre del 2017 ho avuto un problema molto più grande della lesione al midollo, perforazione e conseguente asportazione di tutto lo stomaco, una bella batosta che mi ha fatto stare per più di un mese tra la vita e la morte. Ma grazie alle persone che mi sono restare accanto sono qui a raccontarlo”.