Biografia

La sua carriera sportiva inizia appena fuori le mura di casa: “Ero piccolo e ho bei ricordi di me che gioco a calcio con i miei vicini”. Entra così lo sport nella vita di Kasslatter, che afferma di “amare il confronto, la sfida con gli avversari ma di soffrire la bolla dell’albergo” nelle lunghe attese prima delle gare. Nato con una malformazione agli arti inferiori che limita la sua mobilità, capisce subito di poter diventare un baluardo della nazionale azzurra perchè “Già dai primi allenamenti ho avuto la sensazione che sarei  entrato a far parte di questo gruppo, non ho avuto dubbi!”. Pechino 2022 è un sogno per l’esordiente ai Giochi, che non cancella tuttavia dalla sua memoria il dispiacere per la retrocessione della nazionale dal gruppo A a quello B: “Fu un colpo durissimo per tutto il collettivo, dal quale siamo ripartiti per raggiungere questa edizione dei Giochi”. Visiterebbe volentieri la capitale mondiale dell’intrattenimento, Las Vegas, negli Stati Uniti, a un passo dai luoghi in cui venne prodotto il suo film preferito, Rambo, uno dei primi successi di Sylvester Stallone come attore. A tavola non ha esitazioni su ciò che gli piacerebbe degustare, da solo o con amici: “Canederli, senza dubbio!”. Deciso come solo un portiere può essere, è convinto che i Giochi di Milano-Cortina saranno “un’emozione speciale, perchè potremo contare su un valore importante, la gente e il tifo dei nostri connazionali”.