Biografia

La madre lo ‘butta’ in acqua da piccolissimo e da quel momento lo sport diventa un mezzo importante per poter crescere e conoscere tante persone. E proprio allo sport e al nuoto torna subito dopo un grave incidente sul lavoro che gli costa l'amputazione della mano destra. Le figure che gli hanno permesso di intraprendere questo percorso sono la mamma e l’allenatore Marco Cicconi. Tolti i panni di atleta ha in progetto di completare gli studi: “Vorrei dedicarmi all’agricoltura”. Il momento più bello della sua carriera? “Non ce n’è uno in particolare, tutte le gare trasmettono un’emozione unica che ti lascia un segno. Amo tutto quello che il nuoto mi dà, soprattutto l’adrenalina delle competizioni”. La medaglia ai Giochi l'ha dedicata al suo nipotino di un anno e alla sua ragazza. “Un avversario da invitare a cena? Non ho dubbi: il mio compagno di stanza Stefano Raimondi. Potremmo farci una bella grigliata!”. Serie tv preferita? “How I met your mother”.

Il bronzo vinto a Tokyo lo ha voluto condividere con tutti i suoi compagni di squadra, anche con chi aveva nuotato nelle batterie come Federico Morlacchi e Federico Bicelli: "Una medaglia che attendevo da giorni e che, purtroppo, non è arrivata prima".